Durante la Prima guerra mondiale, Tomas rimane ferito gravemente in seguito all’esplosione di una granata. Creduto morto, viene gettato in una fossa comune ma si risveglia in tempo per essere salvato. Qualche tempo dopo, in piena influenza spagnola, fotografa i morti con i parenti, un lavoro che gli permette di vivere più che bene. Dopo l'incontro con la piccola orfana Anna, accetta la proposta di fotografare i morti di un piccolo villaggio, la cui sepoltura deve attendere il disgelo primaverile. Tuttavia, la prima notte dopo il suo arrivo, Tomas scopre che qualcosa non va. Rumori sinistri, morti sospette e inquietanti figure che iniziano a comparire nelle sue foto lo spingono in un primo momento ad abbandonare il villaggio: dopo l'iniziale incertezza, deciderà di far luce sugli strani episodi, aiutato da Anna.