Dopo la dissoluzione del gigante sovietico, i flussi migratori si moltiplicano. È così che alcuni giovani originari della costa del mar Caspio approdano alla periferia di Atene. Sradicati culturalmente e socialmente sono pronti a tutto per fame di ricchezza e eccesso di povertà. Sasha, il loro capo diciassettenne, accetta di sorvegliare Natasha, una giovane prostituta russa, divenuta un oggetto di proprietà del suo protettore. Per avidità o forse anche per amore, tenterà di fuggire con lei.